Substrato Peat Free

Vivo Piante si sta impegnando a diminuire il suo impatto ambientale, partendo dalla materia principale utilizzata nella produzione di piante: il substrato.

Ad oggi ancora diverse aziende utilizzano come substrato principale la torba, un particolare tipo di combustibile fossile che si forma quando la materia organica si decompone sotto strati d’acqua nel corso di migliaia di anni.

Ma vediamo più da vicino perché questa sostanza viene ancora utilizzata nella coltivazione di piante in vaso.
La sua particolare composizione lo rende un elemento adatto, in quanto ricca di sostanze nutritive di cui le piante hanno bisogno per poter crescere sane e robuste. Non solo, la torba rende il medesimo terreno soffice e leggero e aiuta a regolare il pH favorendone la fertilizzazione. Grazie a queste sue proprietà, fino a poco tempo fa l’idea di poterla sostituire non era presa in considerazione, soprattutto nel settore vivaistico.

La torba è un materiale ottimo per le piante, ma reperirlo comporta notevoli danni ambientali. Le torbiere rappresentano ecosistemi unici al mondo, sono costituite da zone paludose che svolgono un importante ruolo sia dal punto di vista della biodiversità sia dal punto di vista dell’assorbimento di gas climalteranti. Partendo e riflettendo da quest’ultima affermazione, possiamo comprendere meglio quanto segue: se per poter estrarre la torba occorre prosciugare un’intera palude, si va già a creare un primo danno irreversibile alla biodiversità e, inoltre, l’ossigeno che entra in contatto col substrato avvia il rilascio dei gas climalteranti precedentemente assorbiti (CO2 e NO2). Dunque, con la sua estrazione, non solo ci priviamo di un terreno che ci aiuta a diminuire la percentuale di gas serra nell’atmosfera, ma al contrario lo trasformiamo in un’altra fonte di inquinamento.

Noi di Vivo Piante crediamo molto nello sviluppo di substrati alternativi, PEAT FREE (senza torba), affinché siano: ecologici ed eco-sostenibili. Per questo abbiamo scelto di usare una miscela particolare per comporre il nostro substrato: fibra di cocco, midollo di cocco, fibra di legno, pomice e argilla montmorillonitica. Questi inerti, miscelati nelle giuste quantità, garantiscono alti valori qualitativi delle piante coltivate riducendo l’impatto ambientale.
Nello specifico, la fibra e il midollo di cocco si ottengono dagli scarti della lavorazione dei gusci e del mallo delle noci di cocco. Questo materiale è eccellente per la produzione di piante, in quanto la sua struttura porosa migliora l’aerazione del terreno, evitando così il ristagno dell’acqua e mantenendo una buona umidità, fattore eccellente per un sano sviluppo delle radici. Inoltre è abbastanza neutra in termini di pH e non si degrada facilmente.
La fibra di legno si ottiene dal materiale di scarto delle lavorazioni legnose. Si tratta di un ottimo materiale di risulta in grado di sostituire la torba anche sotto l’aspetto delle sue capacità chimiche e strutturali e alla sua capacità di trattenere l’aria, migliorando lo sviluppo delle radici delle piante nelle prime fasi della coltivazione. La pomice, invece, favorisce la circolazione dell’aria e l’ossigenazione, aiuta l’assorbimento dei nutrienti delle piante e facilita lo scambio di gas nell’apparato radicale, oltre a costituire parte dello scheletro a garanzia del sostegno e della stabilità delle piante. Oltre a ciò abbiamo deciso di aggiungere argilla montmorillonitica con lo scopo di trattenere l’acqua per migliorare l’attecchimento delle piante una volta messe a dimora.
Al fine di favorire un ottima salute e crescita delle piante, andiamo anche ad aggiungere alcuni microrganismi di alta qualità: Vici Rhyzoteam. Contiene micorizze e alcuni nutrienti specifici ed è in grado di aumentare la resistenza delle piante allo stress e all’attacco di patogeni nel terreno. Oltre al substrato senza torba, sempre con l’intento di sviluppare radici sane e robuste, abbiamo scelto di coltivarle all’interno dell’air-pot. Questo sistema di coltivazione permette di aumentare l’areazione della zolla grazie al tipo di contenitore. Tale areazione consente di evitare il fenomeno della spiralizzazione delle radici, facendole sviluppare più velocemente e in modo uniforme, migliorando di conseguenza anche la crescita della pianta.
Unendo l’Air-pot alla nostra miscela di substrato peat free si ha un ambiente favorevole per lo sviluppo totale della pianta, la quale crescerà più velocemente rimanendo al contempo sana e robusta, in modo da poter affrontare nel miglior modo possibile la messa a dimora.

In questo modo riusciamo ad avere un articolo con un apparato radicale solido, ben sviluppato e che potrà far fronte alle avversità che di solito si presentano nel primo periodo dopo il trapianto. Inoltre, dal punto di vista ambientale, più le piante sono grandi, forti e sane, più assorbono CO2. Le piante che produciamo crescono più velocemente di quelle lavorate con metodi «tradizionali» e quindi assorbono anche più CO2 dall’atmosfera.